Un giusto equilibrio tra i c.d. “stressor” positivi e negativi è normale e stimolante. Questi due sono “utili alla psiche per creare lo stato di scelta e di discernimento, che spinge alla conoscenza”[1]. Il benessere dell’individuo è basato proprio su questo delicato e sottile equilibrio.
Quando tale bilanciamento, però, si rompe e lo stress negativo prende il sopravvento, il nostro sistema entra in uno stato d’instabilità, che presto si traduce in disarmonia psichica e biologica.
“Lo stress è una condizione di allarme prodotta da uno stimolo esterno. Questo termine è entrato nell’uso comune con significati che denotano prevalentemente il senso di affaticamento o più in generale la risposta a circostanze ed eventi esterni, che inducono a tensioni, angoscia e ad uno stato di allarme in tutto l’organismo”[2].
Quando entriamo in tale stato, “inizialmente, non vi è nulla che ci permetta di conoscere che le funzioni psicologiche e, ancor meno, quelle fisio-funzionali stanno andando in sovraccarico”[3].
In altre parole possiamo sostenere che lo stress, e la conseguente tensione psico-fisica, è qualche cosa che va ben oltre ad uno sporadico ed isolato stato di disagio. Secondo i molteplici studi al riguardo, esso è in grado di modificare l’intero equilibrio dell’organismo, del sistema neuro-vegetativo, endocrino ed immunologico.
“La psico-neuro-endo-immunologia (PNEI), ha dimostrato che il movimento endocrino è ben più complesso e che, lo stress è caratterizzato da una serie di reazioni biologiche, in cui l’ipotalamo riveste un ruolo centrale[4]. (ibidem ).
In questo quadro, dunque, il rilassamento non è solo un momento sporadico in cui ci si dedica un po’ di tempo per se stessi (sempre buono e necessario)!.
Attraverso il rilassamento si possono prevenire disarmonie e somatizzazioni anche importanti, affrontando con maggiore serenità e fluidità la vita di tutti i giorni.
Molte sono le tecniche utilizzabili, ma anche una passeggiata nel bosco, un maggiore contatto con la natura debbono essere considerati quali piccoli grandi strumenti a nostra disposizione, per affrontare la vita sempre più caotica e le continue difficoltà quotidiane.
Coniugare, poi, le diverse tecniche di rilassamento con i benefici che derivano dalla riscoperta e dal maggior contatto con la natura, significa utilizzare al massimo i doni che abbiamo!
Alcuni esempi di sintomi dello stress e di vantaggi derivanti dal rilassamento[5].
SINTOMI PSICOFISICI DOVUTI ALLA MANCANZA DI RILASSAMENTO
- Palpitazioni, tachicardie, disturbi cardiaci.
- Tensioni muscolari.
- Disordini di tipo gastrico - intestinale.
- Disturbi fegato - bile.
- Aggressività̀, depressione.
- Ridotta concentrazione.
- Minor memoria.
- Disturbi della circolazione.
- Mal di testa.
- Dispnea (mancanza di fiato nervoso).
- Ulcera.
- Disturbi dell’appetito.
- Disturbi sessuali.
- Alterazione del tono nervoso dei tessuti.
- Riduzione delle difese naturali.
- Riduzione dei riflessi.
- Emissione di adrenalina e noradrenalina.
- Insonnia.
VANTAGGI DEL RILASSAMENTO
- Migliore metabolismo.
- Minor ansia.
- Stabilizzazione cardiaca e respiratoria.
- Aumento della velocità dei riflessi.
- Aumento della concentrazione.
- Aumento dell’apprendimento.
- Capacità di rilassarsi a comando.
- Capacità di controllare le disfunzioni minori.
- Armonia tra mente e corpo.
- Acutezza dei sensi.
(La lista sovrastante deve essere considerata come esemplificativa e non esaustiva dei principali sintomi causati dallo stress e dei vantaggi del rilassamento).
Buon rilassamento!
Athena
NOTE
[1] Valerio Sanfo, Tecniche di rilassamento e biofeedback
[2] G. Paragona, Li.V.E., Terapia di rilassamento fisio-emozionale, , p. 114
[3] ibidem, p. 108
[4] ibidem
[5] Valerio Sanfo, Tecniche di rilassamento e biofeedback, p. 40, 41